di Riccardo Nista
Ero piccolo, ho solo vaghi ricordi di incontri visti in prima persona, ma da quei pochi flash che mi sono rimasti in mente e soprattutto dai racconti di chi quei tempi li ha vissuti, mi sono fatto l’idea che giocare a calcio, e forse anche seguire le partite della squadra della propria città, nel vecchio impianto in erba (e in terra) di Via Leopardi fosse qualcosa di speciale, qualcosa da riproporre, qualcosa da rinnovare.
La mia speranza che si possa riportare il campo sportivo comunale di Ostra agli antichi “splendori” non ha tuttavia radici puramente romantiche, ma è il desiderio di risolvere alcune piccole e grandi difficoltà che limitano le associazioni sportive ostrensi nello svolgimento delle proprie attività ludiche ed agonistiche.
Sono stato per un decennio giocatore dell’Ostra, per tre anni istruttore nella Scuola di Calcio, ora più semplicemente Segretario per una Società che vede iscritti oltre 130 ragazzi nel solo settore giovanile; solo oggi mi rendo pienamente conto dell’impegno e degli inconvenienti che quotidianamente bisogna affrontare per fornire ai ragazzi ed ai loro genitori un servizio adeguato. Il problema che è venuto maggiormente alla luce in questa stagione è quello della disponibilità e della gestione degli impianti sportivi: l’attività della S.S. Ostra Calcio si svolge infatti tra le palestre di Casine e Passo Ripe, il Palazzetto di Ostra, i campi sportivi di Via Leopardi, Pianello, Casine, Castelcolonna e Brugnetto. Come trasportare i ragazzi ai rispettivi campi di allenamento? Come disporre tutti gli impianti del materiale e delle attrezzature necessarie allo svolgimento dell’attività? Come gestire gli imprevisti dal momento che le strutture non sono di proprietà della Società, e nel maggior dei casi neanche in gestione della stessa?La soluzione è proprio davanti ai nostri occhi: il futuro, piaccia o meno, sono i campi sintetici.
Una scelta dell’Amministrazione Comunale in questa direzione non solo risolverebbe d’incanto molte difficoltà per la Società Sportiva e i suoi tesserati, ma metterebbe a disposizione di tutti i cittadini una struttura all’avanguardia ed utilizzabile 24 ore su 24 per le più disparate attività.
Mi riferisco a voi mamme, mogli, nonne stufe di lavare ogni giorno maglie e pantaloncini sporchi di fango, a voi calciatori amatoriali che vorreste un bel campo per mostrare le vostre abilità con la palla ai piedi, a voi giovani e anziani che seguireste volentieri la prima squadra se solo non si dovesse per forza arrivare a Pianello, a tutti voi “nostalgici” che nel ricordo dei tempi che furono riproporreste i tornei notturni per grandi e piccini, a voi educatori, maestri e professori che organizzereste giochi per bambini e per studenti, a voi gruppo di amici che vorreste sfidarvi in un 11 contro 11 e chi perde paga il campo, a voi ragazzi che vorreste tanto giocare davanti agli occhi ammirati dei compagni di classe o della fidanzatina, e anche a voi che, senza magari interesse alcuno, pensate semplicemente che “convertire” in sintetico il campo di Via Leopardi sia cosa buona e giusta.Se è vero che il gioco e lo sport hanno una rilevanza fondamentale nella crescita dei nostri ragazzi e nella socialità delle persone, abbiamo forse la possibilità di realizzare qualcosa di cui nel concreto beneficeremmo tutti: vi chiedo solo di far sentire la vostra voce e, se volete, lasciare un messaggio sul blog