di Flaviano Franceschetti
Io che non ho mai capito i meccanismi della politica, ho sempre cercato di ragionare secondo le mie idee in maniera logica e soprattutto in senso propositivo. Ma quando poi vengono meno le aspettative nei confronti di coloro che sono nostri rappresentanti, mi sento autorizzato a fare una riflessione ad alta voce e a domandarmi perché questo avviene, senza che le mie parole siano considerate una semplice critica e tanto meno un attacco.
Si possono portare vari esempi sulle cose che sono andate diversamente da come avrei voluto. Penso al fallimento del Coordinamento tra i vari gruppi che sostengono la maggioranza in Comune, al fallimento dei gruppi di lavoro che avrebbero dovuto approfondire i problemi e favorire la partecipazione, alla mancanza quasi assoluta di comunicazione tra chi amministra e i cittadini.
La conseguenza è stata che ogni gruppo ha lavorato isolatamente, ha espresso in modo autonomo le sue idee e proposte senza condividerle, arrivando perfino a esprimere valutazioni contrarie a quelle degli altri. L’altra conseguenza è stata quella di non capire più le vere intenzioni di chi avanza una proposta diversa.
Per esempio mi domando:
Perché non si possono ricordare i punti più importanti del programma elettorale non ancora affrontati?
Perché non si può avere un’idea diversa per risolvere il problema degli edifici scolastici?
Perché non si può avere una visione alternativa per risolvere il disagio creato dalla carenza di impianti sportivi che molti lamentano?
Perché insomma non si può intervenire sui problemi aperti senza che questo venga considerato come un attacco all’Amministrazione?
Mi viene da pensare che non c’è sufficiente democrazia (e non credo). Penso invece che si tende a strumentalizzare i discorsi, perdendo il senso del dialogo, della partecipazione, e che non si sta più in mezzo ai cittadini, che non si vuole ascoltare la loro voce, informare, spiegare.
Non bisogna avere paura delle proposte critiche, perché più punti di vista su un problema aiutano a inquadrarlo meglio.
E’ questo che spero si possa ancora fare con i gruppi, politici e non, che si riconoscono nella stessa area ed hanno a cuore il bene del nostro Comune