C’eravamo tanto amati…
Oggi, però, da una parte e dall’altra, esplode un incontenibile risentimento. E volano gli “stracci”: Fini attacca Berlusconi. Il Cavaliere risponde.
Fini dice che AN non si scioglierà per aderire ad un indistinto “Partito del popolo delle Libertà”, del quale non sono dichiarati valori, programma, classe dirigente.
Tema dello scontro non è solo il partito unico che Berlusconi vuole, chiedendo agli altri di sciogliersi. Ma anche la legge elettorale, il cosiddetto “Vassallum”, che Fini non esita a definire “Legge truffa”, perché consentirebbe ai due partiti maggiori di raccogliere un numero di parlamentari molto più alto dei consensi elettorali ottenuti.
Tutto nasce da quell’accordo Veltroni-Berlusconi sulla nuova legge elettorale che supererebbe non solo l’attuale indifendibile assetto partitico, fatto di troppe sigle e di esasperata frammentazione, ma introdurrebbe una sorta di bipartitismo, con i piccoli a far da cornice a due supposti “giganti”.
I quali, però, stando anche alle statistiche più ottimistiche e di parte, non supererebbero il 30%.
Di qui l’accusa di Fini, e non solo, di truffa ad una legge che sembra ritagliata su misura per i due nuovi partiti.Il duello continua e il “teatrino” della politica (Berlusconi docet) è solo al primo atto, con il Cavaliere che cerca di calarsi in tutte le parti: autore,regista e protagonista.
mercoledì 23 gennaio 2008
“SIAMO ALLA COMICHE FINALI”
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