La scelta ci sembra condivisibile, perché è giusto che una frazione importante e popolosa come Pianello abbia i suoi spazi.
Non ci convince, invece, la decisione di scegliere quel terreno (scelto forse perché è di proprietà comunale) in fondo alla discesa per fare un nuovo campo in erba e un altro in terra battuta, per attrezzarlo un giorno - che non si prevede proprio vicino - con un fondo in sintetico.
Le nostre obiezioni al progetto.
1) Vendere la metà dell’attuale campo sportivo e non offrire ai nuovi proprietari la possibilità di poterne usufruire subito, ma solo quando sarà pronto il nuovo campo, può già rappresentare un ostacolo non semplice da superare.
2) Il vincolo, secondo cui il terreno passa di proprietà solo quando sarà pronto il nuovo campo, comporta certamente per il Comune anche una penalizzazione di carattere economico.
3) Seguendo quel percorso non si va incontro alle crescenti esigenze della Società Sportiva Calcio, che è già costretta a peregrinare in altri campi di Comuni vicini per far giocare due squadre
del suo settore giovanile e che incontra altre non lievi difficoltà per carenza di impianti coperti a disposizione, compreso il Palazzetto dello Sport, sempre meno disponibile per i periodo invernale.
La nostra proposta per il nuovo campo sportivo è quella di ristrutturare a nuovo il vecchio campo di Via Leopardi.
Un campo tutto nuovo, in sintetico, con nuovi spogliatoi, nuovi gradoni o tribuna, utilizzando quella del campo di Pianello.
E, naturalmente, con un adeguato impianto di illuminazione.
Un campo su cui si possa giocare ininterrottamente, da mattina a sera, che non richieda manutenzione, ma solo la cura degli spogliatoi. E dove tutti, indistintamente, Società Sportiva, calcio amatoriale e chi lo richieda, possano giocare, in giorni e orari concordati.
Le obiezioni. Scontata quella degli spogliatoi: dove? Ci sono almeno due soluzioni possibili e praticabili. E l’entrata? Anzi le entrate, una per giocatori ed arbitri, l’altra per gli spettatori. Anche qui niente di impossibile e di insuperabile.
Vediamo i costi dell’operazione.
Molto alti e non tutti facilmente finanziabili quelli relativi alla proposta dell’Amministrazione, se non ricorrendo ad una vendita, che risulterà comunque complicata, e ad un mutuo che, con le attuali disposizioni in materia, non sarà tanto facile accendere.
A costo zero per le casse del Comune quello che noi proponiamo.
Si vende, senza vincoli di sorta, la metà del terreno del campo di Pianello ed anche tre-quattro lotti di quel terreno in fondo a Santa Maria Apparve, adiacente a due aree (Morganti e Raffaeli) già individuate dal Piano Regolatore come zona edificabile. Il ricavato sarà più che sufficiente per coprire tutte le spese.
Un ultimo, ulteriore beneficio, di non poco conto: così facendo, resterà di proprietà del Comune un bel “capitale” di oltre tre ettari di terreno, che potrà – in un futuro più roseo – essere utilizzato per usi di sicura utilità sociale.
4 commenti:
Anche a me non va molto a genio la scelta di costruire il nuovo campo sportivo in fondo alla discesa di Santa Maria Apparve.
Condivido invece la vostra proposta di ristrutturare a nuovo il vecchio campo di Via Leopardi.
Non mi intendo molto di campi in sintetico ma, se va bene ugualmente (o forse è anche meglio), ritengo che l'Amministrazione debba approfondire la questione ed esaminare anche questa possibilità.
Speriamo che il progetto dell'Amministrazione non abbia ancora preso la via del non ritorno.
La soluzione proposta mi sembra senza dubbio molto interessante e le motivazioni a supporto, come possiamo leggere dall'articolo, non mancano di certo. Minore manutenzione, campo sempre disponibile (con anche la possibilità di affittarlo a privati per semplici "partitelle", come avviene per lo stadio di Senigallia, e soprattutto dando la possibilità anche ai ragazzi delle giovanili di giocare ed allenarsi su un campo che non sia di sabbia!), quasi immediata disponibilità e risparmio economico non sono elementi da sottovalutare per un'opera centrale nella vita pubblica di una cittadina come Ostra. Se poi ci si aggiunge il fascino di tornare in un campo che per l'Ostra Calcio ha significato molto, beh ecco come questa proposta assuma un interesse non da poco. Spero che prima di una decisione definitiva ci possa essere la possibilità di un vero confronto tra le due "campane". Ne va del bene di tutta la collettività ostrense.
Alessandro
Mi sembra che sia stato già detto tutto...La soluzione proposta(campo sintetico in via Leopardi) è sicuramente la migliore. Soltanto limiti di tipo tecnico potrebbero renderla inattuabile. A questo punto, prima di procedere con i lavori in fondo alla discesa di Santa Maria Apparve, il Comune dovrebbe confrontarsi e dibattere con questo diverso punto di vista.
Marco
Sarebbe il sogno della mia vita vedere l'Ostra tornare a giocare sul campo di Via Leopardi.
Condivido in pieno la vostra proposta.
Franco
Posta un commento