domenica 6 aprile 2008

Il lavoro in rosa


di Nicoletta Principi

A quasi un mese dall’otto marzo, festa della donna, manifesto un pensiero sul quel “pianeta” di cui anch’io sono espressione, affrontando il tema del lavoro “in rosa”.
I dati emersi dall’indagine Istat dell’ultimo trimestre 2007 sul mercato del lavoro nelle Marche lasciano intuire un miglioramento della situazione del lavoro “in rosa”. In particolare, l’offerta di lavoro al femminile è incrementata del 5,1%, il tasso di occupazione in miglioramento di 2,5 punti percentuali, il tasso di disoccupazione intorno al 4,5% di due punti sotto la media nazionale.
A ciò contribuisce il crescente impegno che le diverse associazioni e categorie d’impresa stanno assumendo nella promozione di iniziative e azioni per favorire la nascita e la crescita dell’imprenditoria femminile.
Iniziative volte, in particolare, a trovare soluzioni concrete ai problemi di conciliazione dei tempi di vita familiare

con quelli di lavoro, soprattutto per le donne che si trovano a vivere le gioie della maternità.

Al fine di sostenere la flessibilità nel lavoro in rosa, facilitando l’accesso al credito, la CNA impresa donne Marche, la Fidimpresa Marche e alcune banche di estrazione locale hanno stipulato una convezione per la concessione di una specifica linea di credito agevolato che consente di congelare gli impieghi finanziari dell’azienda e le eventuali scadenze fiscali e che è in grado di assorbire le tensioni di liquidità dovute al rallentamento dell’attività connessa alla maternità della titolare o socia dell’azienda. A beneficiare delle linee di credito sono le donne in maternità, titolari o socie di imprese associate a CNA o Fidimpresa, iscritte alla Camera di Commercio.
Ricordo inoltre, che il Ministero delle Sviluppo Economico con la Legge 215/92, mette a disposizione dell’imprenditoria femminile, attraverso appositi bandi, stanziamenti sotto forma di contributi a fondo perduto, ad esempio per l’avvio di attività imprenditoriale, il rilevamento di attività preesistente, la realizzazione di progetti aziendali innovativi.
Né femminista, né maschilista, mi auguro che le donne, operaie, imprenditrici, libere professioniste, studentesse, straniere, casalinghe, inoccupate, trovino sempre maggiori certezze e supporto, perché come qualcuno cantava ”oltre le gambe c’è di più”!!.

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao Niko, sono Elvis e ti scrivo da Tirana.
Un abbraccio