venerdì 1 febbraio 2008

Un impegno sempre più ampio

La “Città ideale” ha dichiarato apertamente, fin dal suo esordio, l’intento di essere uno spazio di dialogo e di partecipazione alla vita della città. E la sua diffusione on-line ha costituito un ulteriore passo avanti.
Secondo noi il dibattito delle idee, soprattutto di quelle che partono da differenti punti di vista, rappresenta un’esigenza imprescindibile, specie nella società odierna. Ma, altrettanto certi che la concretezza dei problemi e l’analisi dei fattori siano il punto di partenza per costruire ragionamenti e proposte, abbiamo voluto non eludere le questioni concrete, anzi “metterle in piazza”. Abbiamo inteso portare su un terreno visibile e di più ampio confronto problemi che molti segnalano nel parlare quotidiano. Abbiamo così sollecitato lettori e fruitori del web ad esprimere un parere sulla proposta di ristrutturare il campo sportivo di Via Leopardi per farne una struttura sportiva al servizio del calcio locale. Che non vuol dire soltanto squadra del campionato maggiore, ma comprende anche le squadre giovanili e la bella realtà della scuola calcio, il calcio a 5, le partite amatoriali tra amici.Abbiamo riaperto il discorso sulla necessità di riacquisire, ristrutturare e utilizzare un gioiello storico-architettonico come Palazzo Censi. Abbiamo sollecitato la riapertura della Biblioteca Comunale, chiusa per lavori da troppi anni.

Abbiamo trattato questioni che afferiscono a un obiettivo generale di sistemazione e valorizzazione dell’intero centro storico e della qualità della vita che è possibile migliorare con vari interventi, compresa una più corretta viabilità, nel segno di una percezione realistica delle esigenze.Vorremmo parlare di più di analoghi o differenti problemi di vita nelle frazioni e contiamo di poterlo fare anche tramite attivi collaboratori di questo foglio. E infatti registriamo con grande soddisfazione sempre nuove adesioni, che aggiungono temi, esperienze, idee, proposte.

Gli interventi sul blog, soprattutto da parte di giovani, confermano che i cittadini vogliono essere interpellati sulle questioni che riguardano la vita cittadina e soprattutto desiderano essere informati e partecipare alle decisioni.
Un tempo erano i partiti a organizzare la ret e della informazione e della partecipazione di base. Oggi i cittadini contano per lo più come bottino elettorale da scaricare a operazioni di voto concluse, a meno che non si tratti di clienti o signorsì.
Sarebbe troppo facile a questo punto segnare a dito il triste spettacolo offerto dalla politica in questi giorni. Non lo faremo perché ci piace indicare piuttosto la possibilità di una reazione vigile, positiva.
Il contesto politico-amministrativo locale è un primo, fondamentale spazio di tirocinio per esercitare i nostri diritti-doveri civili, elementari come la richiesta di essere informati per capire meglio i termini dei problemi aperti, l’entità delle risorse disponibili, la qualità del processo da mettere in atto per giungere alla migliore soluzione possibile.
Problemi importanti, ancora irrisolti, come quello delle scuole (centro e frazioni), dei beni culturali, degli edifici da ristrutturare anche a scopo abitativo, della viabilità cittadina (non solo degli autoveicoli), degli impianti sportivi comportano decisioni che non possono essere elaborate ed assunte unilateralmente nel chiuso della Giunta, senza coinvolgere nelle varie fasi il Consiglio Comunale, senza informazione e partecipazione democratica.

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